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DIO È VIVO, SANTITÀ

Umberto Silva

 

Un Dio morto, crocifisso a una presunta verità, o un Dio vivo nell’opera di ciascuno, oltre ogni presunzione? Ha ancora una funzione la Chiesa, e quale? È la casa di Dio o la sua tomba? Un baluardo contro il fanatismo islamico o la sua legittimazione? Certo, quando si proclama l’unica vera via alla salvezza, la Chiesa fa paura. Nelle cinquanta accorate, drammatiche ma anche ironiche e affettuose lettere che Silva indirizza al Pontefice, risuona l’idea che il nichilismo non consista nel credere una cosa piuttosto che un’altra, nel nulla invece che in Dio. Nichilista è l’atto stesso di credere, un timoroso accontentarsi che rinuncia al lusso del pensiero, all’audacia dell’amore. Credere in Dio, in Satana o in Mick Jagger, è meritarsi il loro disprezzo eterno. All’adorazione dei fedeli, Dio preferisce l’impertinenza degli eretici e dei bambini, battezzati e non.

 

Pagine: 100    Prezzo: € 7,00    ISBN 978-88-88341-16-3    Uscita: settembre 2007

Per essere una lettera a Papa Ratzinger, che benché teologo resta un Papa, quella di Silva è troppo intelligente, acrobatica e sulfurea.

Alfonso Berardinelli, Il Foglio
 

Un pamphlet aforistico nel quale lo sfoggio provocatorio e paradossale della forma colpisce al cuore questioni di tremenda serietà

Raffaele La Capria, Il Corriere della Sera

 

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